LA SANITÀ NELLE ZOLFARE DI SICILIA

Lo zolfo ha rappresentato nella Sicilia dell’Ottocento e primi Novecento uno straordinario momento imprenditoriale: distribuite su una vasta area dell’entroterra, le miniere hanno richiamato oltre 40.000 operai nelle 700 e più zolfare. Anche in altre nazioni vi erano siti minerari importanti, ma il confronto dell’organizzazione e del trattamento dei lavoratori con il nostro evidenzia la disgraziata capacità di far pagare i più deboli. Le zolfare sono state studiate da diverse prospettive, ma le istanze sanitarie da esse scaturite solo ora sono divenute oggetto di narrazione storica, non per riferire su patologie e terapie, ma per dare forma al corteo di personaggi e iniziative a difesa della vita e della dignità delle persone. Sono stati gli ingegneri per primi ad accendere l’attenzione sul triste destino di questi operai. Da lì, uomini del volontariato, medici, sindacati, parlamento, corpi sociali e religiosi si sono attivati per un’azione di riscatto contro lo sfruttamento umano. Il tema non è sfuggito agli artisti, sensibili interpreti dei moti sociali, che con penne, pennelli e scalpelli hanno tramandato, con linguaggi universali, immagini di profondo pathos favorevoli per ripensare un passato che risulta vano se non costruttore di un futuro migliore.